Un’ora e mezza di dibattito senza esclusione di colpi. Tasse, commercio, crimine, politica estera, terrorismo, tensioni razziali, questi i principali argomenti su cui si sono scontrati Donald Trump e Hillary Clinton nel primo confronto TV. Il dibattito, organizzato dalla Hofstra University, è stato seguito da circa 100 milioni di telespettatori, un vero e proprio record. The Donald ha evitato gli eccessi retorici, come gli attacchi diretti al presidente Obama sulle sue origini, puntando il dito sulla scarsa trasparenza della candidata democratica. Per il tycoon newyorkese, la Clinton rappresenta “il politico tipico”, distante dalla realtà e poco trasparente. “C’è bisogno di un cambiamento veloce, che solo io saprò produrre”, ha detto Trump, facendosi portavoce della “vera America” in preda alla disoccupazione e alle tensioni sociali. Hillary Clinton, secondo i commentatori, è apparsa più tranquilla. In più di un’occasione, l’ex first lady, ha ingaggiato l’avversario sulla delicata questione delle tasse. “Nasconde qualcosa”, ha insinuato la candidata, alludendo a possibili entrate illecite nelle attività del magnate. Un confronto serrato, in cui, secondo i dati raccolti dalla Cnn, ha prevalso la Clinton, senza però riuscire a sbaragliare l’avversario che ha dimostrato un autocontrollo senza precedenti.
Nessuno dei due ha voluto infliggere il colpo del K.O. definitivo secondo quanto scrivono buona parte dei quotidiani europei. Der Spiegel, Le Monde e il The Guardian, hanno applaudito all’autocontrollo della candidata repubblicana, mentre fanno notare come Donald Trump sia invece apparso più impacciato e privo di armi retoriche. Per il Der Spiegel, il tycoon si è dimostrato “vago e insicuro”, mentre per il francese Le Monde, le argomentazioni della Clinton hanno costretto il repubblicano ad “annegare nella sua stessa retorica”. Tuttavia, nonostante sia apparsa più sicura, la candidata democratica, non sembra essere riuscita a intaccare la crescente popolarità di Donald Trump. Secondo il britannico Telegraph, Trump sarebbe ancora in grado di raccogliere i voti degli indecisi nonostante la performance non brillante nel dibattito televisivo. I principali media statunitensi, riconoscono la vittoria ai punti della Clinton, ma ne sottolineano le numerose debolezze e imprecisioni. Anche quotidiani come il New York Times, storicamente progressista e vicino alle posizioni della Clinton, rimproverano alla candidata una mancanza di cinismo nel chiudere il dibattito con un K.O. definitivo. Duro con Trump anche il Washington Post. Secondo il quotidiano della capitale, infatti, il magnate newyorkese non sarebbe pronto per diventare presidente. Dello stesso avviso, sorprendentemente, anche Fox News, che accusa Trump di non essere riuscito a giocarsi bene le sue carte, soprattutto riguardo la vicenda delle e mail segrete di Hillary Clinton.
Degna di nota anche la posizione dei media russi. La Russia, accusata di essere dietro attacchi informatici per destabilizzare il sistema americano alla vigilia delle elezioni, è stata uno dei temi più caldi del confronto tra Clinton e Trump. Secondo la Nesavisimaya Gazeta, Trump si è dimostrato più simpatetico nei confronti della Russia e portavoce di quella corrente che si batte contro il politicamente corretto “ di cui siamo stanchi”.