La missione denominata Global Sumud Flotilla si è conclusa così come era ovvio ed evidente che si sarebbe conclusa, cedendo la parola alle piazze come era parimenti ovvio che sarebbe accaduto in quanto così progettato e pianificato là dove, e da chi queste cose ha deciso molto tempo fa che accadessero, con buona pace del vari esponenti politici e sindacali nostrani che in questo frangente hanno forse fornito la peggiore prova di sé per la palese inconsapevolezza con cui hanno preteso di essere apprezzati come i fautori di un qualcosa maturato nelle proprie coscienze, mentre in realtà era già stato programmato che dovesse essere e per tramite di chi.
Ed infatti la missione denominata Global Sumud Flotilla altro non è che la seconda faccia del progetto politico–mediatico denominato “Sumud”, termine arabo che significa resilienza, fermezza e come tale esprimente un concetto politico-ideologico promosso dalle reti islamiste ed usato per unificare le mobilitazioni pro-Palestine su più fronti, ovverosia quelli marittimo, terrestre e mediatico, dando così vita ad una campagna coordinata 1 ufficialmente articolata in un filone logistico e di piazza denominato Convoglio Sumud, ed in un filone navale e mediatico denominato Global Sumud Flotilla, aventi per obiettivo la destabilizzazione dei governi ostili ed il rafforzamento della narrativa filo-palestinese senza condizioni.
Nello specifico il Convoglio Sumud risulta essere sviluppato soprattutto in Europa (Spagna in primis) e in Nord Africa e si presenta come una mobilitazione “civile” di attivisti che, secondo analisti e fonti di intelligence egiziane ed israeliane sarebbe orchestrato da reti dei Fratelli Musulmani e da figure come Abu Keshk (il rappresentante della Rete dei Giovani Palestinesi in Spagna, una rete che farebbe capo all’Unione dei Consigli musulmani in Europa, che riunisce le organizzazioni islamiche che sostengono i Fratelli Musulmani in tutto il continente) al solo scopo di mobilitare piazze, media e opinione pubblica europea a sostegno di Gaza .
Un diverso discorso può essere fatti per la Global Sumud Flotilla, che come abbiamo visto è la parte navale e spettacolare, fatta di navi che sfidano il blocco israeliano di Gaza, esponendo in modo visibile e mediatico il fronte internazionale pro- palestinese. Secondo documenti israeliani, vi sarebbe un coinvolgimento diretto di Hamas e del PCPA, il braccio estero del movimento islamista oltremodo attivo per creare un caso politico-diplomatico a livello globale, con forte impatto sulla narrazione (oppressione vs resistenza). Come noto da tempo il PCPA (ovverosia la Popular Conference for Palestinians Abroad) sarebbe stato istituito nel 2018 con il preciso scopo di agire come rappresentanza esterna di Hamas, incaricata di operare sotto copertura civile mobilitando proteste, marce e flottiglie di “provocazione”.
In questo senso le violente manifestazioni pro-Hamas cui abbiamo assistito in questi giorni, manifestazioni tra le quali si segnalano gli scioperi promossi in Italia dalla CGIL e da altri gruppi pro–Palestine, non a caso hanno assunto contenuti e forme eversive abilmente pilotate da chi ha deciso di apparentarsi a coloro che in Italia ed in Europa stanno operando ponendo in essere strategie che nulla hanno a che vedere con il legittimo peroramento della propria causa, per somma assumendo, nonostante l’accoglimento loro riservato, gli stessi comportamenti che a suo tempo ne hanno decretato la violenta espulsione dalla Giordania e dal Libano, e che ancora oggi li rendono persone indesiderate, piaccia o non piaccia, pressoché in tutto il mondo arabo.
Tanto ci consente, dati oggettivi alla mano, di qualificare la vicenda della Global Sumud Flotilla come qualcosa di decisamente ben diverso da una iniziativa nata dal condiviso desiderio di un voler testimoniare la propria solidarietà verso la popolazione civile di Gaza, sensibilizzare la comunità internazionale su un oggettivo problema di instabilità politica e sociale in una regione oltretutto prossima ai nostri confini nazionali e continentali, come pure di voler in qualche modo portare sollievo a chi si trova coinvolto in un sanguinoso conflitto che lo ha deprivato di tutto, bensì come un qualcosa facente parte di un disegno ben più ampio e strutturato di quanto la narrazione corrente abbia fatto ed ancora faccia comprendere la pericolosa portata.
A tale proposito è interessante notare che le autorità israeliane hanno diffuso documenti recuperati a Gaza che dimostrerebbero ampiamente il “coinvolgimento diretto” di Hamas nella pianificazione dell’operazione Flotilla in virtù del collegamento che gli stessi ci consentono di stabilire tra la leadership del movimento e quel PCPA già designato, tra le altre cose, come braccio diplomatico sotto copertura. Nello specifico tra i vari documenti si sono evidenziati per la loro significatività:
1) una lettera del 2021, firmata dal capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, che in modo esplicito sostiene l’unità con il PCPA e lo endorsement pubblico dell’organizzazione
2) un elenco di operativi del PCPA, ritrovato in un avamposto di Hamas a Gaza, contenente nomi di attivisti, alcuni dei quali identificati come agenti di Hamas con ruoli elevati come, ad esempio, Saif Abu Kashk e Zaher Birawi. Quello Zaher Birawi noto per essere a capo del PCPA nel Regno Unito e per aver organizzato le missioni della flottiglia di attivisti a Gaza negli ultimi 15 anni. Nel 2010 è stato, non a caso, uno dei portavoce della flottiglia turca Mavi Marmara. Non a caso Birawi, che dal filo-palestinese Middle East Monitor è descritto come giornalista e Presidente del Comitato internazionale per rompere l’assedio a Gaza, dallo stesso Middle East Monitor è segnalato come membro fondatore della Coalizione internazionale Freedom Flotilla.
3) Per somma, come riportato da diversi media israeliani e internazionali, in uno dei summenzionati documenti, del quale le autorità israeliane hanno pubblicato un estratto intitolato From a PCPA Operatives List Document Found in a Hamas Outpost in the Gaza Strip, figura anche il nome di Saif Abu Kashk che, già membro del PCPA in Spagna, risulterebbe essere pure il CEO della Cyber Neptune, guarda caso proprio la società di facciata spagnola che a quanto pare sarebbe proprietaria di parecchie delle imbarcazioni che hanno fatto parte della flottiglia.
In questo senso, se confermata, la notizia non solo qualificherebbe quella della Global Sumud Flotilla come una azione di guerra in parte Proxy di Hamas, ma farebbe apparire di fatto come più che legittima l’azione di contrasto della Marina Militare Israeliana, gettando una pesante ombra sul ruolo dei partecipanti stranieri alla missione che, in tal caso, si sarebbero trovati, loro malgrado, nella poco piacevole posizione di foreign fighters al soldo di Hamas.
Un no comment a questo punto sarebbe più che doveroso sulla posizione degli esponenti politici del Parlamento Italiano che hanno preso parte alla missione che, per loro fortuna, sarebbe stata interrotta prime del loro ingresso nelle, seppure contestate, acque territoriali di un Paese in guerra.
Purtroppo certe verifiche non sono agevoli e questo per tutta una serie di ragioni che permettono di aumentare la nebbia che circonda certi fatti salienti. Un esempio ce lo fornisce la questione dell’identità del CEO della Cyber Neptune: una questione emblematica che merita tutta la nostra attenzione in un momento alquanto gravido di una indecorosa serie di palesi diffusi esempi di perlomeno eccessiva leggerezza, se non di vera e propria disonestà intellettuale, che hanno visto protagonista una considerevole parte di coloro che hanno operato, ed ancora operano ben poco professionalmente nel settore dell’informazione.
Il 29 agosto 2025, secondo quanto riportato nel Registro Mercantile spagnolo (BORME / Registro Mercantil di Barcellona), Abukeshek Abdelrahim Saif è stato nominato amministratore unico di Cyber Neptune S.L. (atto n. 388.373). Contestualmente, l’incarico dell’ex amministratore unico, Andrés Vélez Ferrera, è stato revocato con lo stesso atto.
Cyber Neptune S.L., costituita il 13 maggio 2025 con un capitale sociale di 3.000 EUR era inizialmente amministrata da Vélez Ferrera Andrés, come risulta dai database aziendali ufficiali (DatosCIF). Un aspetto particolarmente delicato riguarda la traslitterazione dei nomi arabi nei media europei. Nei resoconti giornalistici, il nome del nuovo amministratore appare con diverse varianti: “Saif Abu Kashk”, “Saif Abukeshek”, “Saif Abu Kishk”, “Saif Abdelrahim Abukeshek”, tra le altre.
Queste differenze derivano dalla mancanza di uno standard unico per la traslitterazione dall’arabo alle lingue europee, mancanza che finisce fin troppo spesso potenziali ambiguità nell’identificazione della stessa persona di cui si parla.
Nonostante queste varianti, l’atto ufficiale spagnolo utilizza la dicitura Abukeshek Abdelrahim Saif, che coincide esattamente con il documento pubblicato nel BORME. Questo conferma che, per quanto riguarda la carica societaria, il dato legale primario è rappresentato dal registro ufficiale spagnolo, che non è soggetto a errori di traslitterazione. Le differenze riportate nei media devono quindi essere interpretate con cautela, e le informazioni fornite con la giusta attenzione –e forma verbale dubitativa– volta ad indurre il fruitore delle notizie diffuse alla riflessione, evitando di far si che lo stesso abbracci le lettura che più gli aggrada solo per motivi ideologici, pregiudizi e altri vizi sostanziali, e non solo formali, che possono creare situazioni di grave imbarazzo e sofferenza persino ad intere comunità.
E che il problema non sia secondario lo testimonia il fatto che una oltremodo mala informazione abbia fatto sì che, senza un minimo di ritegno e buon gusto, vi sia stato chi ha ritenuto di scegliere la data del 7 Ottobre quale Giornata della Resistenza Palestinese: una scelta che si commenta da sé, e ben rende conto delle profonde ragioni che hanno condotto alla precisazione/puntualizzazione qui proposta.
Comunque sia, riprendendo il tema qui trattato, risulta particolarmente interessante notare come, quand’anche non volessimo dare credito alla fonte israeliana dei dati proposti, come è logico che sia essendo la fonte stessa parte non poco in causa auspicando che lo stesso sia fatto da chi di dovere anche quando le notizie hanno come unica fonte Hamas e suoi alleati! non possiamo esimerci dal dare ampio credito a quanto riportato nel documento di recente pubblicazione intitolato “Global Sumud Flotilla: A Humanitarian Cover with Documented Links to Hamas and the Muslim Brotherhood”, soprattutto per tutto quando emerge dai documenti fotografici acclusi come pure da fonti ampiamente verificabili –e non tacciabili di partigianeria– da chiunque desideri farlo.
In particolare si legga quanto riportato dal documento testé citato per ciò che attiene a Yahiya Al-Sari, il Presidente dell’Iniziativa algerina di sostegno alla Palestina, nonché figura di spicco tra coloro che hanno avviato e guidato il ‘Convoglio Sumud’, “un convoglio via terra dall’Algeria per dimostrare la solidarietà popolare con i residenti di Gaza e trasformare il sostegno alla Palestina in azioni sul campo. Il convoglio Sumud fa parte della Marcia Globale per Gaza tra i cui organizzatori globali figurerebbe Abu Keshk mentre Al-Sari avrebbe guidato la componente algerina: e già solo questo destituirebbe di ogni fondamento l’ipotesi di una azione assolutamente spontanea e genuina di attivi pacifisti nostrani ed europei.
Per non parlare del rigetto da parte dell’Egitto di una simile missione che è stata valutata come una minaccia per la sicurezza nazionale, per il potenziale messaggio che questa, con la sua sola presenza in loco, poteva rappresentare a detta delle autorità del Cairo: una lettura per certo non bollabile come sionista e men che mai filo–sionista.
Come non stigmatizzabile come sionista e cinica può essere la misura adottata dalle autorità egiziane nei confronti di quanti come attivisti hanno scelto di portarsi al Cairo per unirsi alla missione, tutti invariabilmente arrestati e deportati, contrariamente a quanto avvenuto in Tunisia ed in Libia: due Paesi il cui atteggiamento può essere meglio compreso considerando certi nuovi equilibri in fase di definizione sulla sponda meridionale del Mediterraneo con riferimento alla politica di Mosca nell’area, come apparirà più evidente più oltre.
In questo senso Greta Thunberg sarebbe stata solo una copertura, una sorta di ingenuo gregario messo in mezzo come pure gli sprovveduti politici italiani partecipanti alla missione Flotilla: Primavera Araba docet –come pure la deriva violenta delle proteste del mouvement des gilets jaunes– per i pochi che hanno buona memoria di altre sedicenti spontanee iniziative di protesta popolari caratterizzate dalla presenza di attori diversi in diversi contesti che ad un attento osservatore hanno lasciato non poco intravedere regie ascrivibili alle logiche, a seconda dei casi, di Mosca, Beijing e Washington con il coinvolgimento delle piazze europee, e della sponda sud del Mediterraneo, utili allo scopo.
1 https://www.arabnews.com/node/2617732/middle-east?utm_source=chatgpt.com
2 https://allisraelnews.com/hamas-helps-organize-fund-global-sumud-flotilla-en-route-to-gaza-israel-
reveals?utm_source=chatgpt.com
3 https://www.jpost.com/israel-news/defense-news/article-869042?utm_source=chatgpt.com
4 https://www.timesofisrael.com/documents-from-gaza-show-hamass-direct-involvement-with-aid-flotilla-israel-
claims/?utm_source=chatgpt.com
5 https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/israel-claims-documents-show-links-between-activist-flotilla-and-
hamas/?utm_source=chatgpt.com
6 https://www.gov.il/BlobFolder/reports/global_sumud_flotilla_hamas_muslim_brotherhood_links/en/Research_Repo
rts_global-sumud-flotilla.pdf ; https://www.timesofisrael.com/documents-from-gaza-show-hamass-direct-
involvement-with-aid-flotilla-israel-claims/?utm_source=chatgpt.com
7 https://new.embassies.gov.il/multilateral-organizations-france/en/news/exposed-official-hamas-documents-found-
gaza-strip-now-revealed-first-time-prove-hamass-direct?utm_source=chatgpt.com ;
8 https://new.embassies.gov.il/multilateral-organizations-france/en/news/exposed-official-hamas-documents-found-
gaza-strip-now-revealed-first-time-prove-hamass-direct?utm_source=chatgpt.com ;
https://www.gov.il/en/pages/official-hamas-documents-prove-hamas-s-direct-involvement-in-the-gaza-flotilla-30-
sep-2025?utm_source=chatgpt.com
9 https://www.timesofisrael.com/documents-from-gaza-show-hamass-direct-involvement-with-aid-flotilla-israel-
claims/?utm_source=chatgpt.com
10 https://www.timesofisrael.com/documents-from-gaza-show-hamass-direct-involvement-with-aid-flotilla-israel-
claims/?utm_source=chatgpt.com
11 https://www.timesofisrael.com/documents-from-gaza-show-hamass-direct-involvement-with-aid-flotilla-israel-
claims/?utm_source=chatgpt.com
12 https://www.gov.il/BlobFolder/news/official-hamas-documents-prove-hamas-s-direct-involvement-in-the-gaza-
flotilla-30-sep-2025/en/English_FM_SPOKES_DOCS_Gaza_flotilla_translation2.pdf?utm_source=chatgpt.com
14 Per verificare direttamente la nomina, è disponibile il PDF del BORME del 29 agosto 2025 (n. 164, atto 388.373), in
cui viene ufficialmente pubblicata la nomina di Abukeshek Abdelrahim Saif come amministratore unico di CYBER
NEPTUNE S.L.: https://www.boe.es/borme/dias/2025/08/29/pdfs/BORME-A-2025-164-08.pdf Dove si può
leggere quanto segue “388373 – CYBER NEPTUNE S.L. Revocaciones. ADM.UNICO: VELEZ FERRERA.ANDRES.
Nombramientos. ADM.UNICO: ABUKESHEK ABDELRAHIM SAIF. Cambio de domicilio social. VIA AGUSTA Num.13 P.6
PTA.2 (BARCELONA). Cambio de objeto social. ACTIVIDAD PRINCIPAL:CNAE 5020 TRANSPORTE MARITIMO DE
MERCANCIAS.OTRAS ACTIVIDADES:5010 TRANSPORTE MARITIMO DE PASAJEROS. Datos registrales. S 8 , H B
635847, I/A 2 (22.08.25)”.
15 https://www.gov.il/BlobFolder/reports/global_sumud_flotilla_hamas_muslim_brotherhood_links/en/Research_Rep
orts_global-sumud-flotilla.pdf
16 https://www.gov.il/BlobFolder/reports/global_sumud_flotilla_hamas_muslim_brotherhood_links/en/Research_Rep
orts_global-sumud-flotilla.pdf ; https://nabdapp.com/t/156244596?utm_source=chatgpt.com
17 https://nabdapp.com/t/156244596?utm_source=chatgpt.com ;
https://lespoir.dz/?s=%D8%A7%D9%81%D9%84%D8%A9+%D8%A7%D9%84%D8%B5%D9%85%D9%88%D8%AF%E2%8
0%9D
18 https://www.newarab.com/news/gaza-convoy-rolls-despite-egypts-warnings-mass-deportation
19 https://www.newarab.com/news/gaza-convoy-rolls-despite-egypts-warnings-mass-deportation
