In Svezia otto persone sono state accoltellate da un 22enne afghano prima di essere bloccato dalla Polizia. E’ successo nel pomeriggio di ieri nel centro di Vetlanda, una città di 19.000 abitanti nel sud del Paese scandinavo.
Due feriti versano in gravi condizioni mentre l’aggressore è stato colpito ad una gamba. Secondo la polizia si tratta di un atto di terrorismo, anche in considerazione del fatto che il giovane, conosciuto per reati minori e residente in Svezia dal 2018, era comunque inserito nelle liste dei sospettati per attività terroristiche.
Svezia: otto persone accoltellate. Secondo la polizia è terrorismo
Alle 15 circa, nel piazzale della stazione ferroviaria della città svedese, il 22enne, armato di un lungo coltello, ha iniziato a colpire a caso i passanti seminando il panico e attirando l’attenzione di una pattuglia di polizia che è subito intervenuta bloccando il giovane con un colpo alla gamba. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sull’identità dell’attentatore e sulle ragioni del gesto, pur confermando la matrice terrorista.
Il governo, noto per le posizioni moderate in materia di immigrazione e accoglienza, è in costante contatto con le forze di sicurezza. I servizi di intelligence svedesi considerano, infatti, molto alta la minaccia terroristica.
I precedenti
Il paese scandinavo ha subito due attacchi negli ultimi anni. Nel dicembre 2010, due esplosioni quasi simultanee colpirono il centro di Stoccolma, provocando un morto e due feriti per un un attentato suicida, preceduto da minacce di matrice jihadista, in cui si condannava la presenza militare della Svezia in Afghanistan.
Nell’aprile 2017, sempre nella capitale, un richiedente asilo uzbeko radicalizzato falciò i pedoni con un camion rubato, uccidendo cinque persone. Arrestato, confessò di aver agito per vendicare la guerra degli occidentali contro l’Isis.