Si è concluso oggi, a Campo di Mare nel Comune di Cerveteri, un intervento di bonifica condotto dai Palombari del Gruppo operativo subacquei (Gos) del Comando subacquei e incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nuclei Sdai (Sminamento difesa antimezzi insidiosi) di Napoli, durante il quale è stata rimossa e distrutta una carica da lancio risalente alla seconda guerra mondiale.
Lo scorso 17 giugno, un pescatore subacqueo aveva individuato un manufatto la cui forma era riconducibile a quella di un ordigno esplosivo e aveva provveduto a denunciarne il rinvenimento all’Autorità Marittima. A seguito della segnalazione veniva interdetto l’uso dello stabilimento balneare da parte dell’Ufficio locale marittimo di Ladispoli, mentre la Prefettura di Roma richiedeva l’intervento d’urgenza dei Palombari di Comsubin, al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza della spiaggia per renderla nuovamente fruibile dai bagnanti.
Al termine delle operazioni di bonifica il comandante del Nucleo Sdai di Napoli, tenente di vascello Daniele Bazzali, tiene a raccomandare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti con forme simili a quelle di un ordigno esplosivo o parti di esso, di non toccarli o manometterli in alcun modo, denunciandone il ritrovamento, il prima possibile, alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri.
Questi interventi rappresentano una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne, come ribadito dal Decreto del Ministero della Difesa del 28 febbraio 2017, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione.
Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e bonificato un totale di 22.000 ordigni esplosivi di origine bellica, mentre dal 1 gennaio 2018 sono già 10.288 i manufatti esplosivi rinvenuti e neutralizzati nei mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 14.811 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm e 12 ordigni a caricamento speciale.
Con una storia di 169 anni alle spalle, i Palombari del Comsubin rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività.
Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formati esclusivamente dal Gruppo Scuole di Comsubin che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze.