Riappare lo spettro Poliomelite e il mondo trema, di nuovo. Non c’è pace per la scienza che con meticolosa laboriosità rimane sempre all’erta permettendoci di vivere in una bolla, apparentemente sicura. Ma vecchi e nuovi virus minacciano la nostra vita. Dopo il Coronavirus, attualmente ancora mutante, e l’emergenza morbillo, in questi giorni l’OMS ha richiamato l’attenzione su un nemico antico: il Poliovirus causa della Poliomielite, malattia terribile che in molti ricorderanno.
Nel Regno Unito si sono riscontrati diversi focolai di tale malattia a tal punto che l’NHS (sistema sanitario pubblico britannico) ha ricordato all’intera popolazione l’importanza della vaccinazione infantile contro una malattia tra le più devastanti per un essere umano e creduta debellata.
In particolare, proprio dal Global Polio Laboratory Network (GPLN) è stato confermato l’isolamento del poliovirus di tipo 2 derivato dal vaccino orale VDPV2, prelevato a sua volta da campioni ambientali a Londra. Nonostante la campionatura del virus non sia stata fortunatamente associata a casi di paralisi, l’allarme è alto non solo in Gran Bretagna, anche nel resto del mondo. Il primo ciclo vaccinale seppure con una copertura di circa l’86,6%, può ridursi se vi è a sua volta una riduzione delle vaccinazioni stesse.
Attualmente si sta indagando su campioni di liquami raccolti a monte dell’ingresso dell’impianto di trattamento delle acque reflue. Ma l’origine di tali focolai non è chiara.
Di conseguenza la valutazione del rischio circa questi casi isolati avviene attraverso una sorveglianza più serrata, inclusi ambienti ed enterovirus, nonché l’effettuazione di un controllo sulla routine della immunizzazione dei bambini, in particolare per quelle famiglie arrivate di recente nel Regno Unito da paesi in cui è stato utilizzato il vaccino antipolio orale contenente il tipo 2 che risulta essere essenziale.
L’OMS ha lanciato l’allarme soprattutto per quei Paesi che ricevono viaggiatori dalle zone più colpite a causa della scarsa immunizzazione, tra cui Congo, Nigeria, Somalia, ma anche Iran e Afganistan.
In linea generale ogni Paese dovrebbe mantenere una copertura vaccinale di routine uniformemente elevata per proteggere i bambini dalla poliomielite.
Che cos’è la Poliomielite
Grave malattia infettiva a carico del sistema nervoso centrale che colpisce prevalentemente i neuroni motori del midollo spinale. Tre tipi di polio-virus ne sono la causa (1,2 e 3). La malattia può causare la paralisi fino a condurre alla tetraplegia.
Il contagio avviene per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati o tramite la saliva o le goccioline emesse con i colpi di tosse e gli starnuti da soggetti ammalati o portatori sani. I bambini sotto i 3 anni sono i più colpiti e per tale ragione la vaccinazione è essenziale.