Per favore, fermatevi!
Ci vorrebbe un supereroe, come nei film americani, che interviene e salva il mondo dalla distruzione. Purtroppo non è un film, non siamo su un set a Hollywood, al netto di quello che sostiene l’intellighenzia social. È la realtà, dura e cruda della guerra.
Un conflitto terribile che rischia di espandersi a macchia d’olio in tutta Europa e anche oltre. La domanda è come sia stato possibile permettere tutto ciò. Perché i grandi del pianeta non hanno capito per tempo e disinnescato la bomba che stava per esplodere? Interrogativi che resteranno senza risposta, almeno per il momento. E fino a quando si continuerà a combattere, la logica di questa guerra (ammesso che ci sia una logica accettabile in una guerra), resterà nascosta.
Intanto, in Ucraina si continua a morire. Chi può, invece, tenta di scappare. E muoiono come mosche anche i soldati, da ambo le parti. Perché in tutte le guerre le vittime sono vittime, su tutti i fronti. E le ragioni dell’uno e dell’altro cessano di esistere davanti agli occhi terrorizzati di un bambino, di una donna e di ogni essere umano che si trova di fronte alla morte. Perché quegli occhi potrebbero essere quelli di ognuno di noi, dei nostri figli, parenti, amici. Anche di coloro che hanno deciso di iniziare la guerra.
E allora, per favore fermatevi. Se ancora esiste un barlume di umanità e lucidità in tutti quelli che hanno il potere di intervenire e cambiare le sorti di questo conflitto, per favore fermatevi. Nessun pezzo di terra, confine, minaccia ipotetica o realistica, può giustificare quello che sta accadendo in Ucraina. Niente sarà più come prima. Ma il rischio è che non ci sia più un dopo in cui sperare. Tutte le parole sono ormai prive di significato, perché è il tempo di agire affinché si arrivi a un immediato cessate il fuoco. Ci sarà tempo per discutere dei torti e delle ragioni. Ma non si può fare mentre i bombardamenti devastano case, strade, città. Piovono su scuole, ospedali e villaggi, mentre il sangue dei morti si mischia con quello dei vivi in fuga.
Per favore fermatevi, in nome di qualsiasi Dio, fermatevi!
***Foto in evidenza: Marianna Podgurskaya, attrice ucraina mentre scappa dall’ospedale pediatrico di Mariupol a seguito del bombardamento russo sulla città.