Giornata di scontri e tensioni al porto di Trieste dove la polizia ha sgomberato il presidio dei manifestanti ‘No green pass’. Una guerriglia iniziata quando i blindati si sono presentati al varco 4 del Molo VII del Porto. Per allontanare i manifestanti gli agenti hanno usato gli idranti. In seguito, la manifestazione si è sposata in piazza dell’Unità dove si sono verificati altri incidenti con il lancio di bombe carta verso le forze dell’ordine, minacce ai giornalisti e danneggiamenti. A fine giornata, il bilancio parziale è di 5 denunciati tra i manifestanti e tre agenti feriti, non in gravi condizioni.
Una gestione dell’ordine pubblico diversa da quella che ha caratterizzato la manifestazione a Roma del 9 ottobre quando fu assaltata la sede della Cgil. E proprio questa disparità di trattamento ha innescato la polemica. “Settimana scorsa si permette a un manipolo di neofascisti di mettere a soqquadro Roma, oggi si usano gli idranti contro i pacifici lavoratori e cittadini a Trieste. Ma al Viminale come ragionano?”, attacca il leader della Lega, Matteo Salvini. E su Twitter, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, rincara la dose: “Idranti contro lavoratori in sciopero al porto di #Trieste. Lo stesso Governo che nulla ha fatto per fermare un rave illegale di migliaia di sbandati e l’assalto alla Cgil, usa gli idranti contro lavoratori che scioperano pacificamente. E i sindacati muti”.
Due pesi e due misure secondo i leader di centrodestra, che chiedono al ministro dell’Interno un passo indietro, già dalla gestione del rave party di Viterbo.
Coisp polizia: “A Trieste nostre azioni frutto delle disposizioni dell’autorità nazionale di pubblica sicurezza”
E l’uso della forza a Trieste da parte della polizia, come sempre ha creato problemi alle forze dell’ordine che questa volta, però, rimandano al mittente le accuse. “Le nostre azioni sono frutto delle disposizioni impartite dall’autorità giudiziaria e dall’autorità provinciale e nazionale di pubblica sicurezza. E qualunque sia l’intervento a cui siamo chiamati, agiamo sempre con la massima professionalità e trasparenza, nell’interesse della collettività”, ha detto il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, Domenico Pianese. “Anche dalla manifestazione contro il Green pass a Trieste la Polizia di Stato esce con diversi agenti feriti – ha poi aggiunto Pianese – Come accade dall’inizio della pandemia, donne e uomini in divisa sono impegnati, con grandi rischi per la propria incolumità, nella difesa della sicurezza dei cittadini e nella tutela delle istituzioni democratiche: perciò respingiamo con forza le critiche che vengono mosse al nostro operato”.
Domani, 19 ottobre, il ministro Lamorgese è attesa alla Camera per un’informativa sugli scontri avvenuti a Roma lo scorso 9 ottobre. Qui dovrà chiarire le dinamiche che hanno portato all’assalto della sede della Cgil. Durante un question time alla Camera, nei giorni scorsi, il Ministro ha dichiarato che “la scelta di procedere coattivamente intervenendo su Giuliano Castellino a Piazza del Popolo, dove si è distinto per il suo protagonismo indirizzando la manifestazione verso la Cgil, è stata ritenuta non percorribile dai responsabili dell’ordine pubblico nella considerazione che il ricorso alla coercizione potesse provocare una reazione violenta della piazza con il rischio di degenerazione”. Dichiarazioni che hanno alimentato ulteriormente la polemica.