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“Gli ebrei sono il male da eliminare”: arrestato ideatore gruppo neonazista
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“Gli ebrei sono il male da eliminare”: arrestato ideatore gruppo neonazista

Dal giuramento al negazionismo della Shoah per arrivare a colpire le minoranze religiose

22/01/2021 7:14 PM Avatar Davide Racca comments

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Ideatore e capo di un gruppo neonazista che predicava “l’eliminazione egli ebrei” perché sarebbero “il male”. Nella mattinata del 22 gennaio 2021, il 22enne Andrea Cavalleri, fondatore del gruppo neonazista “Nuovo ordine sociale”, è stato arrestato con le accuse di incitamento alla discriminazione, alla violenza per motivi razziali e religiosi nonché il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico. A eseguire l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Genova, la Digos di Savona.

 

Andrea Cavalleri

Contestualmente alla misura coercitiva eseguita, gli uomini dell’antiterrorismo della Polizia di Stato hanno eseguito, con il concorso della Polizia Postale e delle Comunicazioni, altre 12 perquisizioni delegate dal sostituto procuratore della Repubblica Paolucci, titolare dell’indagine, nei confronti di altrettanti contatti qualificati dell’indagato che hanno interessato, oltre a Savona e Genova, le città di Torino, Cagliari, Forlì-Cesena, Palermo, Perugia, Bologna  e Cuneo.

Il “Nuovo ordine sociale” e le diramazioni all’estero

L’indagine trae spunto da un’inchiesta avviata da un altro Ufficio giudiziario nei confronti di un minorenne confluito in gruppi suprematisti, secondo gli inquirenti legato a Cavalleri da un forte vincolo di amicizia.

Quest’ultimo, con la partecipazione attiva di altri coetanei, avrebbe creato un gruppo denominato “Nuovo ordine sociale”, di chiara matrice nazionalsocialista, finalizzato a pianificare atti di violenza nei confronti di minoranze etniche e religiose e ispirandosi al sodalizio statunitense “Atomwaffen Division” e alle “Waffen SS” naziste.

Al fine di mantenere contatti con realtà neonaziste operanti in altri Paesi, il 22enne avrebbe creato specifiche chat per svolgere l’attività di “propaganda ed istigazione alla violenza per motivi di discriminazione razziale”.

Il reato aggiuntivo di “negazionismo” contestato all’indagato, sarebbe scaturito dagli accertamenti effettuati dalla Polizia Postale sul web dove il giovane, in concorso con altri sodali, aveva redatto e diffuso documenti di chiara matrice neonazista e antisemita nei quali, fra l’altro, si incitava apertamente alla rivoluzione violenta contro “lo Stato occupato dai sionisti” e alla eliminazione fisica degli ebrei, creatori del falso mito della Shoah che lo stesso indagato tendeva a minimizzare. 

Tra gli obiettivi dichiarati da Cavalleri figurava anche il compimento di azioni terroristiche di matrice suprematista, analoghe a quelle realizzate nel 2011 e nel 2019 rispettivamente a Utoya (Norvegia) e Christchurch (Nuova Zelanda), la cui esaltazione ricorrerebbe frequentemente nelle conversazioni tra i membri del gruppo. Nei contenuti delle chat sarebbero state presenti anche istigazioni alla commissione di atti di violenza estremi, anche sacrificando la propria vita, incoraggiando lo “school shooting” o il “day of the rope”.

Nelle conversazioni tra gli indagati, intercettate dagli investigatori, sarebbe emersa l’intenzione dei giovani  a sacrificare se stessi per la causa di reclutare persone disposte, allo stesso modo, a gesti estremi e “la loro propensione si manifesta reiteratamente nelle conversazioni, nelle quali ricorrono propositi omicidi, di massacri e stragi, nonché idee di sterminio basate su motivi di razza o religione, misoginia e intenti emulatori di atti terroristici”. 

Il questionario e il giuramento di fedeltà al gruppo neonazista

Secondo il  gip di Genova, il 22enne nell’attività di ricerca di nuovi adepti per l’organizzazione “Nuovo ordine mondiale”, aveva predisposto un questionario di 30 domande per verificare l’adesione dei candidati ai requisiti del gruppo. Tra le domande figuravano: “Cos’è il fascismo – giuri fedeltà alla tua ideologia nonostante il governo e la società contemporanea applica oppressione ad essa? Giuri sulla tua stessa reputazione e salute di mantenere il progetto nascosto agli occhi del pubblico e ovviamente dello Stato democratico corrotto? Spiegami cosa ne pensi del sistema contemporaneo in poche parole”. E ancora: “Quanto vale la vita di un nemico della Razza? Cosa pensi della detenzione di armi? Vale più il sangue o il denaro? Cosa pensi degli ebrei? Cosa pensi degli ebrei e dei degenerati? Cosa pensi di Hitler e Mussolini? Rivoluzione pacifica o violenta?”. Tutti requisiti coincidenti con la matrice ideologica nazionalsocialista, alcuni dei quali tratti da manuali delle SS editi durante il periodo della Germania nazista.

Gli iscritti al canale Telegram creato dal gruppo, in pochi mesi, erano cresciuti fino a toccare quota 500. I testi e i video diffusi,”esortavano a ripristinare l’ordine tradizionale attraverso la violenza” nei confronti soprattutto degli ebrei. Sempre tramite Telegram, inoltre, era stato diffuso anche un ‘manifesto’ dell’organizzazione che era una vera e propria “chiamata alle armi” e invitava a “combattere fino all’ultimo respiro” e a “non avere pietà”. Poi si concludeva con il saluto nazista “Heil Hitler!”.

Il neonazista “Incel”, involontariamente celibe 

Dalle investigazioni condotte in Liguria, emergerebbe che nel mirino dell’ arrestato, che si ispirava alle Waffen-SS naziste, non c’erano solo gli ebrei ma anche le donne, un singolare aspetto di misoginia esasperata. Il giovane diceva di appartenere alla corrente “Incel”, ovvero gli “involontariamente celibi”, un gruppo che prenderebbe di mira proprio il genere femminile incitando all’odio. 

Il neologismo inglese, che deriva dalla fusione di due parole, ‘involuntary celibate’, comparve per la prima volta negli anni novanta, in concomitanza con lo sviluppo di Internet e dei primi forum in linea. Sembra fu coniato da una studentessa canadese bisessuale che creò un sito dedicato ai celibi involontari. Di per sé il termine indica chiunque non riesca a trovare un partner sessuale, e quindi non avrebbe una connotazione politica o ideologica. Tuttavia è usato principalmente da uomini etero, che frequentano appositi forum online, che hanno difficoltà nelle relazioni con le donne e che ne incolpano la società e le donne stesse. Le cronache mondiali hanno spesso riportatato notizie di azioni terroristiche e crimini sessuali correlati al mondo Incel.

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