a cura di Sara Novello
L’aeroporto londinese di Gatwick, il secondo per importanza, è rimasto chiuso per oltre un giorno a seguito di quello che la polizia ha descritto come un deliberato tentativo di interruzione del normale servizio aeroportuale. Lo scalo è stato chiuso mercoledì sera alle 21, quando i dispositivi di sicurezza di partenza e atterraggio velivoli hanno ripetutamente allertato gli operatori della presenza di “oggetti volanti” sulle piste.
Richiesto l’intervento dell’esercito
Il segretario alla Difesa, Gavin Williamson, ha detto a Sky News che la polizia ha chiesto supporto dalle forze armate. “Abbiamo allertato e autorizzato le forze armate per fornire supporto per affrontare la situazione dei droni all’aeroporto di Gatwick”. Williamson ha aggiunto che: “le forze armate hanno una gamma di capacità e sono preparate anche per tali situazioni e che faranno tutto il possibile affinché sia riaperto al più presto.” Parlando in una conferenza stampa nel pomeriggio di giovedì, il primo ministro Theresa May ha dichiarato: “Mi sento vicina a tutti quei passeggeri il cui viaggio è stato interrotto. Abbiamo già una legislazione attiva in relazione all’uso dei droni e quanto accaduto oggi, secondo quanto riportato nei primissimi rapporti della polizia, è un atto illegale. Coloro che saranno individuati come responsabili rischiano fino a cinque anni di prigione. Continueremo a lavorare ininterrottamente con le autorità di Gatwick per risolvere questa criticità affinché’ le persone saranno in grado di salire sul primo aereo disponibile e festeggiare il Natale”. “Giovedì pomeriggio – ha poi spiegato Chris Woodroofe, chief operating officer di Gatwick – vi è stato un altro avvistamento di drone dalle 11 a mezzogiorno rendendo impossibile la riapertura dell’aeroporto”
110.000 passeggeri in attesa
Secondo la BBC, in aeroporto ci sono circa 110.000 passeggeri in attesa di volare e la stragrande maggioranza si vedrà annullato o cancellato il volo. Realisticamente ciò che le compagnie aeree cercheranno di fare sarà un’operazione colossale per rimpatriare anche i passeggeri in transito e ci vorranno anche diversi giorni per recuperare l’ordinaria operatività. La polizia ha riferito che i droni non potevano essere abbattuti per motivi di sicurezza. Ufficiali del Surrey e del Sussex sono stati inviati per setacciare tutto il perimetro aeroportuale con l’intento di catturare gli operatori dei due droni. Al momento non ci sarebbe alcuna indicazione che l’incidente in corso sia da mettere in relazione all’allerta terrorismo.
Theresa May convoca il comitato d’emergenza
In contrasto con quanto comunicato dagli investigatori, la premier May ha convocato a Downing Street il comitato d’emergenza “Cobra”, Cabinet Office Briefing Rooms, incaricato del coordinamento e la strategia del Regno Unito, istituito per gli interventi in eventuali crisi o emergenze nazionali.